C’è un momento in cui il corpo chiede ascolto.
Un momento in cui la mente è satura e l’anima anela a chiarezza.
In quel momento – che per me è oggi – ho sentito una chiamata antica.
Una voce gentile, millenaria, che sussurra: torna alla saggezza del tuo corpo.
È arrivato il tempo di aprire con consapevolezza la porta del mio cuore all’Ayurveda.
Una parola che significa “conoscenza della vita” e che è, in realtà, un invito al ritorno all’equilibrio.
DICHIARAZIONE POTENZIANTE
“Apro la porta del mio cuore all’Ayurveda, e lo voglio adesso.
È arrivato il momento di conoscere a fondo questa scienza della conoscenza della vita,
per riscoprire il mio benessere mentale, fisico, spirituale, purificando gli organi di senso
e affinando le mie capacità intellettive, al fine di avere una maggiore chiarezza e discernimento
verso una visione non inquinata da attaccamento.”
✨ Quando la saggezza del corpo si risveglia
L’Ayurveda non è una moda, non è una dieta, non è un insieme di rimedi esotici.
È una via di risveglio profonda e concreta, che ci insegna a vivere in armonia con la nostra natura più autentica.
Ogni corpo ha un ritmo, ogni mente ha una frequenza, ogni spirito ha un sentiero da ricordare.
Quando apro la porta all’Ayurveda, scelgo di tornare a me stessa passando per il sentiero del corpo.
Scelgo di purificare, osservare, ascoltare.
Di liberare gli organi di senso dalle tossine visive, uditive, emozionali.
Di creare spazio in cui possa emergere la mia verità, limpida e luminosa.
Inizio a scegliere ciò che nutre davvero.
Scelgo parole che armonizzano, cibi che risuonano, rituali che radicano.
E lentamente, la nebbia mentale si dirada, la volontà si fa limpida, il discernimento si affina.
È un viaggio di ritorno all’essenza, e di liberazione dall’attaccamento.
SCINTILLA – Micro Pratica di oggi
Questa sera, prima di dormire, crea un piccolo rituale ayurvedico per te:
♀️ Siediti in silenzio.
Bevi una tisana calda (zenzero, finocchio o cumino sono perfetti).
Lava il viso con acqua tiepida, passa una goccia di olio naturale (come sesamo o cocco) sulle tempie.
Tappati le orecchie per un minuto, poi ascolta il silenzio.
Domandati:
– Cosa sto portando nel mio corpo che non mi nutre più?
– Quale senso ha bisogno di essere purificato?
Annota una piccola intuizione che emerge.
È il primo passo verso una nuova alleanza con te stessa.
DOMANDA GENERATIVA
Cosa cambierebbe oggi se iniziassi a considerare il tuo corpo come un tempio sacro e non come un mezzo da controllare?
UNISCITI AL VIAGGIO
Hai sentito anche tu questa chiamata del corpo e dell’anima?
Scrivimi: caterina.schiappa@me.com, ti leggo con il cuore aperto.
Condividi con me il tuo primo gesto di ritorno all’equilibrio.
Ogni settimana, una nuova sosta per radicarti nella tua unicità ti attende su www.caterinaschiappa.it.
Scopri meditazioni, esercizi, e percorsi ispirati al tuo benessere più profondo.
Oppure, inizia da un gesto semplice e potente:
Il Passo della Sosta – 365 Passi per coltivare la tua unicità,
un libro che ti accompagna ogni giorno verso la tua versione più sana, limpida e consapevole.
Con presenza e verità,
Caterina
(La ragazza della panchina)
															


